16 e 17 gennaio
#festivalinventaria
La spedizione perduta
lettere dal Polo
Di e con
Alessia Giovanna Matrisciano
La spedizione perduta-lettere dal Polo esplora la storia della sfortunata spedizione di Sir Franklin, partita nel 1845 per scoprire il passaggio a Nord-Ovest e mai più tornata. Attraverso musica, poesia e video-documentario ripercorriamo il viaggio verso il circolo polare, l’incagliamento delle navi nei ghiacci, l'abbandono e la lunga marcia dei marinai verso un destino misterioso.
Dal 18 al 19 Gennaio
Discorsi Senza Punto mentre la Verità Ciao
a cura di PaT - Passi Teatrali
Testo vincitore della I edizione del concorso “PaT - Passi Teatrali” per la drammaturgia
italiana contemporanea (2021)
Un ginocchio e un gomito, il diavolo e un apatico, un supereroe e sua moglie, un leone e una antilope, la Terra e il Sole si confrontano su problematiche diverse ma unite da una sola domanda esistenziale: cosa fare della vita che ci è stata data? E di quella che verrà?
Attraversato da una leggera e surreale follia degna dei Monty Python, il testo alterna con maestria leggerezza e dramma per raccontare la cosa più semplice e complessa che ci sia: la vita.
Dal 21 al 26 Gennaio
La libertà è figlia unica
scritto e diretto da Lara Panizzi
In una società fortemente abile, improntata su stereotipi di bellezza assurdi e che richiede prestazioni personali sempre più elevate, non c'è niente di scontato o semplice quando la condizione di disabilità ti entra in famiglia. Aprire uno spaccato su questo mondo, senza pietismo e senza paura, è ciò che "La libertà è figlia unica" vuole fare.
30 Gennaio
Acquazzone
appunti di una vacanza
di Giuseppe Armillotta
Un posto di mare, tutto parte da lì. In questo posto di mare camminano i nostri personaggi, camminano verso la fine del mondo emerso, ma ancora non lo sanno, si lasciano alla spensieratezza estiva, rimandando i problemi a settembre. Dopo i vari avvertimenti, la terra è completamente sommersa. L’umanità non è pronta a colonizzare il pianeta rosso, ma è costretta a prendersi le acque. Ma prima della “fine del mondo” il canto disperato dei protagonisti che forse per una sola volta si sentono liberi di fare e di dire quello che vogliono. Il monologo, a metà tra la stand up comedy ed il teatro di narrazione e poetry slam, parla della tragedia climatica che si abbatte ma del destino dell’umanità, dei loro ultimi momenti e della resa dei conti.
©Copyright. Tutti i diritti riservati.
Abbiamo bisogno del vostro consenso per caricare le traduzioni
Per tradurre i contenuti del sito web utilizziamo un servizio di terze parti che potrebbe raccogliere dati sulla vostra attività. Si prega di rivedere i dettagli nell'informativa sulla privacy e accettare il servizio per vedere le traduzioni.